Mostra fotografica I volti di Cina
Sabato 2 aprile, al centro culturale La Ginestra del comune di Montevarchi, è stata inaugurata la mostra fotografica “I volti di Cina” , organizzata dalla Fiap (Federazione Internazionale di Arti fotografiche) in collaborazione con l’Istituto Confucio di Firenze. La mattinata ha registrato la partecipazione di ospiti di rilievo, quali il Console Generale di Firenze, Wang Fuguo , la Direttrice cinese dell’Istituto Confucio di Firenze, professoressa Cai Xiaoli, nonché il sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, oltre al presidente della Fiap, Riccardo Busi. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza di iniziative come questa che favoriscono la collaborazione e la conoscenza tra Italia e Cina. La proiezione di foto, promossa all’interno di questa mostra, ha contribuito ad avvicinare le due realtà culturali di Italia e Cina e ad approfondire la comprensione dei valori che caratterizzano entrambe le culture. A completare il quadro dei discorsi di benvenuto e saluti c’è stato l’intervento del dirigente del Liceo Scientifico Internazionale Piero della Francesca di Arezzo, Luciano Tagliaferri, il quale ha colto l’occasione per presentare il suo Istituto, dove tra l’altro si studia la lingua cinese come materia curricolare, segnalando le numerose attività culturali alle quali partecipano gli alunni del suo Liceo in collaborazione con l’Istituto Confucio di Firenze. Infine, un gruppo di ragazzi, in rappresentanza dei 60 che studiano cinese in questa scuola, ha allietato il pubblico della mostra (riscuotendo un indubbio successo) cantando una canzone cinese tradizionale, Molihua, famosissima a livello internazionale. |
La cultura cinese, attraverso le immagini, i video e la musica che l’hanno raccontata ha raggiunto il comune di Montevarchi, aprendo le porte del comune aretino alla reciproca conoscenza e collaborazione. Come ha sottolineato la professoressa Cai Xiaoli, ad oggi la Cina si fa portavoce di un principio che in lingua cinese si dice “一带一路” (Yi da yi lu: letteralmente “una cintura, una strada”) che segnala la volontà della Cina degli ultimi anni di ricreare un collegamento tra Asia, Africa e Europa percorrendo la strada che, un tempo, era la Via della Seta.
Questo modo di dire, che nasce in ambito strettamente economico e politico, si può estendere anche alla sfera culturale se si pensa all’impegno della Cina nell’ assumersi responsabilità internazionali nei rapporti con gli altri Paesi. Perciò, l’iniziativa della mostra fotografica di Montevarchi, come la direttrice cinese ha evidenziato, anche secondo questo particolare punto di vista, ha rappresentato un tentativo ben riuscito di piacevole contatto e scambio culturale.
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